La storia del premio

La storia del premio Il Premio Cinematografico e Televisivo Castello di Precicchie, (già Premio della Critica Cinematografica e Televisiva Castelli dell’Alta Marca Anconetana), è nato nel 1997, per rendere omaggio alla memoria di don Pietro Ciccolini, parroco di Precicchie ed educatore profondamente impegnato nelle problematiche giovanili.

Il Premio è stato ideato e promosso da L’Associazione Castello di Precicchie, in collaborazione con il Comune di Fabriano, la Comunità Montana dell’Esino-Frasassi, la Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, ed ha il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali della Regione Marche, della Provincia di Ancona.

Il Premio si avvale, sin dalla prima edizione, della direzione artistica dei giornalisti e critici cinematografici Franco Montini e Piero Spila.

Nelle precedenti 17 edizioni, hanno partecipato alla manifestazione ospiti di grande livello e notorietà. Tra gli altri: Carlo Verdone, Giuliano Montaldo, Giuseppe Piccioni, Maurizio Ponzi, Alessandro D’Alatri,  Leo Gullotta, Valerio Mastandrea, Giulio Scarpati, Sergio Castellitto, Massimo Ghini, Sandra Ceccarelli, Michele Placido, Stefania Rocca, Sergio Rubini, Luigi Lo Cascio, Giuliana De Sio, Alessandro Haber, Elena Sofia Ricci, Emilio Solfrizzi, Filippo Nigro, Anita Caprioli, Ambra Angiolini, Anna Foglietta, Vinicio Marchioni, Alessio Boni, Marco Giallini.

Il Premio si svolge negli spazi del Castello di Precicchie da poco restaurati. Un risultato di grande importanza anche perché uno degli obiettivi principali della manifestazione era (ed è) di stabilire un collegamento continuativo e strutturato con il territorio e questo poteva accadere solo con la piena disponibilità del castello. L’avvenuto restauro della struttura (sia pure ancora parziale) ha dato la possibilità di poter contare su nuovi ambienti di pregevole valore storico e architettonico e ha determinato, sempre nel rispetto dello spirito della manifestazione, importanti cambiamenti sia nella logistica (l’eliminazione del Teatro Tenda), sia nella definizione del programma.

Il restauro del Castello di Precicchie non è però fine a se stesso e deve essere considerato un investimento per il futuro, finalizzato a far vivere con continuità la struttura, considerandola un’opportunità preziosa per il patrimonio turistico e le iniziative culturali del territorio.